domenica 24 gennaio 2010

è qui la festa?

Party time: ieri sera sono andata con Chris alla festa di inizio semestre primaverile dell'Università di Oslo al campus di Blindern.
Questa settimana nel corso di Progettazione B3 abbiamo cambiato i compagni di gruppo e io ho lavorato con Nikolai e Chris, appunto. Il primo è un ragazzo su cui ci sarebbe molto da raccontare e si può partire dicendo che sulla sua scrivania a scuola ha una foto di lui con la sua ragazza vestiti nella stessa maniera (T-shirt bianca + pantaloni da donna verde acido, e sorvoliamo sui commenti che si potrebbero fare). Chris è di Francoforte e fisicamente sembra Quirin, ma nonostante questo è una brava persona. Abita nell'edificio di fronte al mio, quindi dopo cena ci siamo trovati nel suo appartamento a sbevacchiare un pò di vino fresco di aeroporto per poi trovarci cogli altri Erasmus alla festa.
Ma (a questo punto c'è sempre un Ma) gli altri erano in ritardo e noi due siamo entrati alla prima festa che abbiamo trovato arrivati a Blindern, non sapendo che ieri c'erano tre feste diverse in tutto il campus. E noi, ovviamente, abbiamo iniziato la serata con quella sbagliata. A quanto pare, i norvegesi hanno una passione sfrenata per i Quiz e sono soliti organizzare serate in cui si ritrovano nel pub della facoltà a giocare divisi a quadre a quiz a tema, appunto. Perciò io e il sosia del mio ex coinquilino ci siamo ritrovati in mezzo a una massa di cavalloni biondi con morose della stessa specie che urlavano come degli italiani allo stadio (giusto per rendere l'idea) ogni volta che lo speaker-presentatore della serata annunciava qual'era la risposta esatta alla domanda fatta.
Appena finita la birra ormai ordinata, siamo scappati alla festa Giusta, dove ci aspettavano Carina di Monaco, Claire di Limerick, Florian di Weimar e Rika di Helsinki, tutti nostri compagni di corso B3. E lì abbiamo bevuto altra costosissima birra e ballato canzoni a dir poco trash fino alle due e mezzo, quando siamo tornati a casa camminando stanchi e ubriachi attraversando i parchi della città con i piedi congelati (il freddo qua si sente anche da ubriachi).
Considerazione finale: le norvegesi, che durante la settimana riescono ad accostare almeno quattro colori diversi mantenendo intatta la loro naturale eleganza, nei momenti di festa si trasformano in tipiche italiane: in nero dalla testa ai piedi. E ne va del loro fascino.

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