- le polpettine di Renato e i paninetti di Lele annaffiati da un bicchiere di rosso
- camminare di mattina presto fino ai Giardini della Biennale e godersi il primo venticello della giornata
- il primo bagno della stagione al Lido, nel grigiore del mare che si perde in un cielo ancora più grigio carico di nuvole
- fare colazione nel giardino del mio vecchio appartamento con i miei coinquilini e la sera ritrovarsi lì a cena dopo una giornata passata -- a porconare -- al computer
- il gelato al pistacchio mangiato alle Zattere guardando la Giudecca
- la vista delle Erberie dalla Corte del Remer
- le chiacchiere con le amiche al Nono Risorto
- camminare dopo lezione fino a San Marco, per sedermi in mezzo ai giapponesi che fanno mille fotografie su un ponteggio per l'acqua alta, e fumare una sigaretta guardando San Giorgio
- la brioche ai semi di papavero di Tonolo e le brioches alla crema chantilly di quella pasticceria vicina a Palazzo Badoer con le proprietarie che mi stanno simpatiche
- andare a correre la sera d'estate fino alla statua del bambino con la rana a Punta della Dogana
- la gita annuale alla Biennale solo per vedere il padiglione di Fehn
- e il bacaro tour che ne consegue.
Per ora, questo.
*da Viaggi e Miraggi, Francesco De Gregori.
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